L’extravergine è vincente tra le sostanze grasse in cucina

accordo di filiera
Miti, pregiudizi e verità su un alimento fondamentale per la salute. L’importanza di scegliere bene tra composti grassi di origine animale, vegetale e oli extravergini di oliva: la disinformazione porta il consumatore a preferire prodotti di bassa qualità a scapito della salute

Quando qualche amico, o anche solo conoscente, mi pone la fatidica domanda: qual’è l’olio da olive migliore che mi consigli di acquistare per la cucina? La prima risposta, se non è il gestore di un’azienda di ristorazione, è: se quello che hai sempre consumato ti soddisfa, allora continua con quell’olio. Pur essendo una risposta tecnicamente non corretta, dato che oli buoni che si possono acquistare non ce ne sono tantissimi nella maggior parte dei negozi, potrei certo indicare uno degli oli Dop italiani allo scopo, senza fallire nel suggerimento.

Tuttavia, molte persone probabilmente non hanno mai assaggiato un buon olio e da anni consumano oli difettati – senza saperlo – ai quali sono abituati, pertanto ci sarebbe il rischio di indicare loro un olio di caratteristiche eccellenti che, differente, non verrebbe gradito come dovrebbe. Per spiegare tutto questo con il rischio di non essere creduti, è necessario molto tempo, per cui si dovrebbe consigliare di frequentare un corso di assaggio come ad esempio un “Corso di attitudine fisiologica all’assaggio di oli vergini d’oliva” approvato dal Mipaaf (oggi Icqrf).

 

Comportamenti alimentari corretti

Il corso, oltre a far conoscere i risvolti della produzione delle olive e dell’olio e l’importanza delle loro composizioni, permette di capire meglio come assaggiare e distinguere le caratteristiche degli oli, imparando a conoscerne bene i difetti (oltre che i pregi, naturalmente) mettendo in condizioni chiunque di scegliere quello che gradisce fra le miriadi di oli esistenti, buoni e non buoni che siano.

Finito il corso, chi vi ha partecipato difficilmente deciderà di consumare oli difettati, perché avrà notato anche che molti dei difetti non solo sono sgradevoli e incompatibili per legge in un olio extravergine, che deve essere ineccepibile al riguardo, ma anche che alla maggior parte è inevitabilmente associato una diminuzione degli effetti salutistici, legati ai componenti “minori” dell’olio. Inoltre, con tali oli sarebbe costretto a consumare sostanze corrispondenti al difetto, che in qualche caso non fanno bene alla salute.

 

 

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L’extravergine è vincente tra le sostanze grasse in cucina - Ultima modifica: 2016-09-23T08:00:26+02:00 da Sandra Osti

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