Prezzi nazionali e mondiali a confronto (dal 18 al 25 marzo)

Frumento tenero, ancora calma piatta. Italia. Si conferma l’andamento delle ultime settimane con una situazione di stallo e pesantezza del mercato in quasi assenza di scambi. L’offerta e la domanda mantengono le posizioni senza lasciare trasparire alcun segnale di cambiamento a breve. Resta buona la disponibilità di merce europea e del Mar Nero con i molini che al momento non subiscono più di tanto gli elevati prezzi mondiali per i grani di forza.

Frumento tenero, ancora calma piatta

Italia

Si conferma l’andamento delle ultime settimane con una situazione di stallo e pesantezza del mercato in quasi assenza di scambi. L’offerta e la domanda mantengono le posizioni senza lasciare trasparire alcun segnale di cambiamento a breve. Resta buona la disponibilità di merce europea e del Mar Nero con i molini che al momento non subiscono più di tanto gli elevati prezzi mondiali per i grani di forza; le coperture vengono mantenute, ma sono tendenzialmente in calo. Le quotazioni a Milano e Bologna registrano degli invariati a conferma del momento di calma piatta.

 

Grano duro senza scambi

Italia

Si mantiene un equilibrio più per assenza di scambi che per un reale consolidamento del corso. Grandi incognite sono i volumi invenduti ancora presso i detentori e lo scarso interesse dei molini che ritardano la decisione di acquisto. In attesa che si chiarisca lo stato colturale del nuovo raccolto, oggi stimabile sui 3,5 mio t, le principali piazze mantengono le quotazioni confermando il differenziale di prezzo tra i grani locali (più a buon mercato) e le alternative europee e internazionali, in media più costose di un 20-30€/t.

 

Mais, occhi puntati sulle semine

Italia

La perdurante impossibilità di seminare e la speculazione sul reale calo delle semine dovuto alle prospettive di vedere gli attuali prezzi (o peggio) anche nella prossima campagna, impone cautela. La tenuta dei mercati è più dettata dalla volontà di incoraggiare le semine che da un mercato stabile. Resta il divario delle quotazioni del nazionale con il “reso” dalle altre origini europee, ma l’offerta tiene la posizione e le piazze del Nord registrano dei sostanziali invariati.

 

Cereali foraggeri e oleaginose

Italia

Cereali foraggeri: scambi al rallentatore con difficoltà per l’offerta di trovare la controparte. La disponibilità è più che sufficiente per imporre una situazione di fatto “invariata”.

Oleaginose: qualche sussulto dettato dagli importatori che sfruttano speculativamente i dati mondiali e alcune notizie poi rientrate. Milano vede la soia a -3€/t e Bologna a +3 €/t e si allinea a Milano.

 

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Prezzi nazionali e mondiali a confronto (dal 18 al 25 marzo) - Ultima modifica: 2010-03-28T16:06:44+02:00 da Redazione Terra e Vita

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