Cereali. Prezzi nazionali e mondiali (26 febbraio – 3 marzo)

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Frumento tenero. Frumento duro. Mais. Cereali foraggeri e oleaginose

Frumento tenero  

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si mantiene un clima di lento decadimento delle quotazioni dettato da fondamentali di mercato immutati da settimane. L’offerta di grani base nostrani ad uso alimentare sono prossimi al prezzo dei foraggeri (introvabili) e continua la pressione delle origini comunitarie su tutte le classi quotate; Bologna (-3 €/t) e Milano (-2 €/t) riflettono appieno il momento di incertezza. I molini sono coperti a prezzi superiori al pronto e si fanno attendisti. I “misti” valgono 167 €/t partenza, i bianchi sui 175 €/t e quelli di forza sotto i 210 €/t; Europei ed esteri meno 1-2 €/t.

Frumento duro

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in sintonia con il settore cerealicolo Italiano anche il duro cede terreno sull’onda di una situazione che vede ampie coperture dei molini, domanda stabile e pressione comunitaria ed estera a dover collocare le giacenze (invendute). Il nuovo raccolto Italia procede bene e sulle piazze si mantiene depressione nei prezzi con Bologna che perde 3 €/t, Milano -7 €/t (ora allineato a Bologna) e Foggia -5 €/t. Si scambia il Luglio-Dicembre con l’incognita del comportamento commerciale dei produttori “europei” e del cambio €/$ rilevante e ultimamente spesso volatile.

Mais

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sulle piazze permane una sensazione di pesantezza con le alternative comunitarie ed estere ad ammortizzare l’effetto delle minori semine Italia 2016 (soprattutto per la produzione di granella). Sul fronte dei consumi c’è stagnazione e non cambia l’effetto trasversale depressivo dei cereali a paglia, ma comunque regge meglio cedendo 1 €/t a Bologna e -2 €/t a Milano; il nostrano “generico” vale 170 €/t arrivo, che per il mais con caratteristiche superiori a premio di 3-4 €/t.

Cereali foraggeri e oleaginose

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Cereali Foraggieri: con la domanda ampiamente soddisfatta dall’offerta locale e (ove mancasse) comunitaria il panorama prezzi continua a regredire sul pronto ed anche le prospettive sul nuovo restano di “bonaccia”. I teneri dettano le regole quotando sui 167 €/t arrivo (-3); l’orzo tocca i 164 €/t arrivo (-5) ed il sorgo i 159 €/t partenza (-4). Oleaginose: il calo dell’euro in parte congela il sentimento mondale di un mercato più lasso per l’offerta dal Sud America. La soia nazionale si conferma attorno ai 329 €/t partenza con l’estera a premio di 2-3 €/t.

 

Il commento completo sui prezzi europei e mondiali su Terra e Vita 10/2016 L’Edicola di Terra e Vita

Cereali. Prezzi nazionali e mondiali (26 febbraio – 3 marzo) - Ultima modifica: 2016-03-04T12:23:18+01:00 da Sandra Osti

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