Mais, apporto azotato senza interramento

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Stop a volatilizzazione e dilavamento grazie a Nbpt e N-Guard

Realizzare una buona fertilizzazione della coltura del mais, evitando gli sprechi, sia per il rispetto dell’ambiente e delle normative in vigore, sia per questioni legate alla redditività aziendale, rappresenta la sfida e l’impegno cui deve assolvere ogni maiscoltore.
«Tra le più importanti novità per la stagione di semina, ormai prossima, Azostar 54 rappresenta la migliore soluzione tra i concimi azotati a lenta cessione» spiega Roberto Vallini, direttore commerciale di AG Opengreen, azienda che da sempre persegue con successo il fine di offrire ai propri clienti prodotti d’eccellenza, attraverso contenuti tecnici innovativi e originali, ottenuti con processi produttivi d’avanguardia e tecnologie avanzate, in grado di migliorare l’efficienza delle unità fertilizzanti e di ridurre contemporaneamente gli sprechi.
Come illustra Vallini, la difficoltà principale, nella nutrizione azotata del mais, consiste nelle perdite che si verificano naturalmente in campo, dovute alla volatilizzazione e al dilavamento dell’elemento. L’Azostar 54 consente di ridurle entrambe, grazie all’azione di due complessi molecolari innovativi presenti nella sua composizione: Nbpt e N-Guard.

Riduzione delle perdite
La lenta cessione, realizzata grazie alla doppia inibizione, consente di ridurre le perdite di azoto fino al 50%. Nbtp N (n-butil) tiofosforico-triammide: inibitore dell’ureasi, favorisce il rilascio graduale dell’azoto, ritardando l’idrolisi dell’urea e riducendo fortemente le perdite di azoto in forma ammoniacale, fino a conseguire una riduzione di volatilizzazione del 30%. N-Guard, complesso di origine naturale, non disturba la vita e l’attività dei batteri nitrificanti, contribuendo, grazie alle spiccate proprietà batteriostatiche, a ridurre considerevolmente le perdite di azoto per dilavamento fino al 20%.
Questa azione, soddisfa meglio le esigenze nutrizionali, rendendolo disponibile in quantità maggiori, favorisce l’equilibrio biologico e riduce la lisciviazione, riducendo al minimo le perdite che potrebbero inquinare le falde, rispettando così l’ambiente.
È dunque possibile ridurre in maniera considerevole la quantità di fertilizzanti azotati apportati al suolo sfruttando l’azione sinergica di queste due sostanze, che abbassano notevolmente le sottrazioni di azoto per volatilizzazione e dilavamento. Azostar 54 è un concime complesso, composto per il 14% di anidride solforica a pronto rilascio, per offrire subito un buon livello di nutrizione nei primi stadi di sviluppo della pianta; per il 40% è costituito da azoto ureico, protetto dal doppio meccanismo, quindi a lenta cessione, in grado di garantire un apporto nutrizionale costante, durante tutto il ciclo produttivo, ottenendo così una granella sana e con un alto peso specifico.

Vantaggio eco-sostenibile
Ridurre le adduzioni al suolo, senza l’insorgere di fenomeni di carenza, è sicuramente un vantaggio economico per l’azienda, inoltre meglio si inserisce in un contesto di eco sostenibilità, in linea con le nuove normative che impongono una drastica riduzione degli apporti azotati. Se si decide di sposare questa nuova tecnologia, non si può prescindere dal modificare anche la tecnica d’impiego. Per massimizzare l’efficacia di Azostar 54 è sufficiente eseguire la distribuzione del prodotto in un unico intervento, alla comparsa della seconda-terza foglia. Per la natura del doppio meccanismo di protezione, infatti, non è necessario l’interramento del prodotto, che può essere tranquillamente distribuito mediante l’utilizzo di uno spandiconcime centrifugo. L’operazione risulta così molto più veloce, se paragonata alla tecnica tradizionale di distribuzione del concime durante le normali lavorazioni di sarchiatura, e consente all’azienda agricola di risparmiare tempo, semplificando le operazioni, fornendo con un unico passaggio tutto l’apporto azotato necessario per compiere il ciclo colturale.

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Mais, apporto azotato senza interramento - Ultima modifica: 2015-03-22T12:00:55+01:00 da Sandra Osti

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