Azoto in presemina, ma a lento rilascio

Per due coop di Fillottrano (An) i concimi ad alta efficienza sono una risorsa indispensabile

Nel comune di Fillottrano (An) si sono sviluppate da più di un decennio due cooperative, la Catae il Birroccio che hanno recentemente dato vita ad un’unica organizzazione di produttori su circa 1.000 ettari.

La coltura principale per cui i terreni sono particolarmente vocati è il grano duro che ospita ogni anno quasi il 60% dell’intera superficie fornendo, con una resa media superiore a 50 q/ha, prodotto di alta qualità al principale pastificio italiano. Girasole, colza e colture proteiche sono fondamentali per la rotazione e per seguire i principi di differenziazione imposti dalla nuova Pac.

«Indipendentemente dalle superfici aziendali l’agricoltore deve guadagnare dal proprio terreno, in modo da rendere la propria attività sostenibile dal punto di vista economico – sostiene Luciano Centanni, responsabile della Cooperativa Cata –; per questo la tecnica colturale che abbiamo messo a punto negli anni si basa sulla ricerca della massimizzazione delle produzioni».

«Partendo dalla analisi condotte circa tre anni fa su tutti i terreni – continua Centanni - sono stati introdotti piani di concimazione innovativi, allo scopo di aumentare le produzioni ottimizzando alcune fasi critiche della nutrizione azotata, in particolare la fase dell’accestimento che determina il numero di spighe fertili per pianta e la fase di riempimento della granella che definisce il contenuto in proteine».

Le analisi hanno evidenziato un contenuto in fosforo sufficiente, mentre per quanto riguarda l’azoto, se si vogliono raggiungere traguardi produttivi elevati mantenendo la qualità molitoria, sono necessari apporti commisurati agli asporti, partendo già dalla presemina.

«Gli ultimi tre anni sono stati veramente anomali dal punto di vista climatico – prosegue –. La pianta voleva azoto, ma la piovosità invernale dei terreni marchigiani non consentiva di poter distribuire il concime. Pertanto abbiamo cercato di curare la concimazione di presemina con azoto a lenta cessione che si degrada lentamente nel terreno e supporta la pianta fino alla fase di accestimento. Sono stati testati molti prodotti, ma alcuni formulati della linea Bluformula di Agrium hanno fornito risultati molto interessanti. In particolare il BF mix 34 16 ad alto titolo di azoto a lento rilascio ha consentito incrementi produttivi del 10-12% rispetto ad altre scelte. Probabilmente la causa è nello sviluppo regolare della pianta che non subisce arresti o ingiallimenti in nessuna fase del ciclo».

L’utilizzo dei concimi a lenta cessione è una pratica consolidata nella somministrazione primaverile, a inizio della levata, ma rappresenta ancora una novità nella somministrazione di presemina. I risultati tuttavia non sono trascurabili e fanno pensare a un utilizzo di questa tecnica nella cerealicoltura dell’Italia Centrale e Meridionale.

«Certo i limiti imposti dalla Pac non rendono facile il raggiungimento dei traguardi produttivi programmati – conclude Giancarlo Vitali, tecnico della Cooperativa il Biroccio –, anche perché non tengono in alcun conto delle differenti caratteristiche di dilavabilità dei concimi. Ma proprio in questi casi l’utilizzo di azoto ad alta efficienza è sicuramente una risorsa per i produttori esigenti».

Azoto in presemina, ma a lento rilascio - Ultima modifica: 2015-08-27T12:32:02+02:00 da Sandra Osti

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