Lavoro occasionale, al via i nuovi “presto”

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Da oggi è possibile registrarsi sulla piattaforma dell'Inps, direttamente o tramite il contact center

Da oggi è online il servizio per richiedere le prestazioni di lavoro occasionale. Arrivano i 'Presto', i nuovi contratti di prestazione occasionale al posto dei vecchi voucher.  I datori di lavoro possono richiedere prestazioni di lavoro occasionali da parte dei prestatori, ovvero i lavoratori, secondo due diversi canali di accesso: 'Libretto famiglia' e 'Contratto di prestazione occasionale' (per le imprese fino a 5 dipendenti, i professionisti e la Pa).

Nel settore agricolo potrà essere utilizzato il 'Contratto di prestazione occasionale' e il compenso minimo orario varia "in base alle aree di appartenenza" del contratto nazionale: 7,57 €, 6,94 €, 6,52 €. Resta la retribuzione minima di 4 ore lavorative.

Per utilizzarli sarà necessario che sia i datori di lavoro sia i lavoratori si registrino sulla piattaforma dell'Inps, direttamente o tramite il contact center e che si alimenti un conto, dal quale l'Istituto effettuerà il pagamento. Nei casi di imprese vengono fissati un minimo salariale (9 €) ed un compenso minimo giornaliero (36 €). I pagamenti, in entrambi i contratti, saranno mensili e avverranno ogni 15 del mese.

I passaggi da compiere tramite il servizio online sono i seguenti:

  • registrazione del datore di lavoro e del lavoratore;
  • indicazione da parte del lavoratore della modalità con cui intende essere retribuito;
  • inserimento in procedura da parte del lavoratore della comunicazione di lavoro occasionale;
  • pagamento diretto del lavoratore da parte dell’INPS entro il 15 del mese successivo alla prestazione.

Il limite economico previsto dalla legge è 5.000 €/anno per lavoratore e per datore di lavoro, con un ulteriore limite di 2.500 € per le prestazioni rese ad un singolo datore. C'è anche un limite di durata: non si potranno superare le 280 ore nell'anno. Altrimenti scatta la trasformazione in contratto a tempo indeterminato.

I commenti

«I minimi salariali di area presi a riferimento dall'Istituto - ha sottolineato il segretario generale della Uila Stefano Mantegazza - sono quelli stabiliti per il settore florovivaistico e non per quello agricolo e su di essi non è stato calcolato l'importo dei ratei del III elemento, previsto per i minimi di area dal contratto nazionale». Mantegazza si augura che l'Inps «rettifichi al più presto l'errore compiuto e che si possa definire un accordo tra le parti sociali interessate per poter utilizzare al meglio e in piena trasparenza il lavoro occasionale in agricoltura».

E secondo Ivana Galli, Segretaria Generale Flai Cgil «l'Inps, con la sua circolare del 5 luglio, interpreta la legge ed anzi va oltre, aggiungendo quello che nemmeno la legge dice. Indicando tre importi orari differenti, a seconda dell'area di appartenenza del lavoratore florovivaista, previsti dal Ccnl per gli operai agricoli e florovivaisti, l'Inps sembra non conoscere la retribuzione degli operai agricoli, che è notoriamente composta dalla retribuzione prevista dal Ccnl e dalla retribuzione derivante dalla contrattazione provinciale. Gli importi indicati dall'Inps, oltre che essere inferiori ai 9 €/h prestata da tutti i lavoratori in altri settori con il contratto di prestazione occasionale, come indicato dalla legge, è inferiore anche ai valori minimi previsti per le aree 1 e 2 dai contratti provinciali. Inoltre, sempre secondo l'Inps, per i soli lavoratori del settore agricolo - precisa Galli -, si ravvede la possibilità di prestare attività lavorativa oltre le 4 ore giornaliere, ma lasciando alla libertà delle parti la possibilità di fissare la misura del compenso successivo alle 4 ore. Al momento la circolare più che dettare norme esplicative introduce una sorta di deregolamentazioni con un accanimento particolare per i lavoratori agricoli».

Per risolvere «questo errore grossolano» la Fai Cisl chiede un immediato incontro con l'Inps ''per fare chiarezza e dare corretta applicazione alla norma, e torna a riformulare la richiesta di aprire un tavolo con il Governo per lavorare insieme a una materia di grande delicatezza che, tanto più in agricoltura, richiede il coinvolgimento del mondo del lavoro al tavolo di decisione» conclude Luigi Sbarra, segretario Generale della Fai Cisl.

Lavoro occasionale, al via i nuovi “presto” - Ultima modifica: 2017-07-10T14:36:43+02:00 da Dulcinea Bignami

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