La meccanizzazione agricola punta su precision farming e sicurezza

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Innovazione, agricoltura di precisione, sicurezza, salvaguardia dell’ambiente. Sono queste le parole d’ordine per l’attuale settore della meccanizzazione italiana. Ed è con queste tematiche che Agriest, la fiera agricola del Nord Est, scenderà in campo dal 24 al 27 gennaio 2019

Il progresso nella meccanizzazione agricola ha avuto in questi ultimi decenni un forte impulso innovativo grazie alle tecnologie oggi disponibili. In particolare quelle relative ai sistemi di agricoltura di precisione e alla sicurezza sono al centro del dibattito politico.

Due obiettivi: innovazione e sicurezza

Sensori per la raccolta dei dati in campo, droni, sistemi di guida satellitare, dispositivi per la gestione a rateo variabile degli input, sistemi Isobus, ecc. Fino a oggi meno del 2% delle aziende agricole italiane hanno adottato queste tecnologie e solo poco più dell’1% della superficie agricola del nostro paese è gestita con sistemi di agricoltura di precisione. Non hanno aiutato la diffusione dei sensori la dimensione ridotta delle aziende agricole, che rende gravosi gli investimenti in tecnologie di questo tipo, e l’età media degli imprenditori agricoli. Tuttavia le tecnologie diventano sempre più accessibili e l’obiettivo deve essere quello di consolidare questo tipo di agricoltura, così come è avvenuto in Usa, Germania e Francia, arrivando come spera il Mipaaft ad avere il 10% dei campi gestiti con sistemi di precisione entro il 2021. I vantaggi d’altronde sono molteplici: per il reddito dell’impresa, per la qualità delle produzioni, per l’ambiente e per la semplificazione della gestione di tutte le attività agricole.meccanizzazione

Un freno all’innovazione è l’obsolescenza dei mezzi con cui le imprese agricole devono fare i conti quotidianamente. Secondo i dati di fonte Inail, nell’ultimo anno analizzato (2016) il settore agricolo e forestale ha registrato quasi 200 infortuni mortali. Più della metà di questi incidenti è legata all’uso di trattori il più delle volte vecchi e in condizioni di manutenzione non buone. L’acquisto di mezzi meccanici di nuova generazione e rispettosi delle attuali normative costituisce la soluzione più efficace per ottenere una maggiore efficienza e sicurezza nelle operazioni. Per facilitare l’acquisto di macchine nuove, Unione europea, Governo e Regioni hanno elaborato forme di incentivazione, dai Psr ai finanziamenti Inail per l’acquisto di mezzi con alti requisiti di sicurezza, fino a strumenti come la Legge Sabatini per l’acquisto di beni strumentali e le tante disposizioni specifiche varate dalle singole regioni in base alle esigenze territoriali. L’alternativa all’acquisto è la revisione, che porta un miglioramento qualitativo del parco macchine, ripristinando quelle caratteristiche che i mezzi hanno perso con gli anni (spesso anche a causa di modifiche arbitrarie apportate dagli operatori), ma che soprattutto agisce sulla sicurezza.

Dove va il settore

Il mercato italiano delle macchine agricole registra nei primi dieci mesi dell’anno un passivo per quanto riguarda le trattrici, in calo del 6% (dati FederUnacoma), e le mietitrebbiatrici, che segnano una lieve flessione (-1,5%). Nel 2017 si sono contate 22.700 trattrici nuove e 35.200 usate, e dobbiamo dunque valutare che la domanda di macchinario è stata effettivamente di 57.900 unità complessive. La quota dell’usato, che rappresenta il freno ad un miglioramento qualitativo del parco macchine (20 anni l’età media delle trattrici usate), risulta peraltro in forte crescita. A questo si aggiunge un calo della domanda estera per alcune tipologie di macchine, che si riflette sulla produzione dell’industria italiana. A fine anno il fatturato complessivo delle trattrici dovrebbe fermarsi a quota 1,8 miliardi, con un decremento dell’8,3% rispetto al 2017. Compensa la crescita della componentistica di settore (stimati 2,7 miliardi pari ad un incremento del 10%) e dall’andamento stabile della produzione di macchine per il giardinaggio e la cura del verde (800 milioni il valore).

La meccanizzazione secondo Agriest

meccanizzazioneChe la meccanizzazione agricola sia un settore strategico per l’economia nazionale lo dimostra la partecipazione sempre molto alta e attiva alle fiere di riferimento. Tra queste Agriest è una delle fiere agricole più importanti del panorama espositivo del Nord Est. Dopo Verona, infatti, la fiera del Friuli Venezia Giulia è da ben 53 edizioni sinonimo di qualità e capacità di offrire agli espositori importanti occasioni di vendita e di contatti mirati con operatori e imprenditori agricoli del nord Italia e non solo. Infatti, la rassegna registra significative presenze di visitatori – operatori da Austria e Slovenia.
A scendere in campo ad Agriest, dal 24 al 27 gennaio 2019, sarà proprio l’agricoltura della meccanizzazione e dell’innovazione, saturando tutta la superficie espositiva interna ed esterna di Udine Gorizia Fiere: a oggi è prevista la partecipazione di 250 espositori. «Attraverso Agriest - testimonia Stefano Zannier, assessore alle Risorse agroalimentari, forestali e ittiche del Friuli Venezia Giulia - gli imprenditori agricoli potranno vedere e toccare con mano le nuove tecnologie e la possibilità di tradurre concretamente l'innovazione all'interno delle imprese per renderle più efficienti. La digitalizzazione delle aziende è necessaria sia per ottenere performance e sostenibilità migliori sia perché consente di avere una capacità di produzione elevata tale da rendere l'azienda più competitiva con il mercato. Accanto a questo è indispensabile focalizzare l'attenzione sulla formazione mirata degli operatori e sulla sicurezza sul lavoro»

Il contesto

Nelle edizioni di Agriest scorre oltre mezzo secolo di storia e cambiamenti che hanno fortemente interessato il settore primario friulano: se un tempo l’agricoltura costituiva quasi l'unica attività della Regione con finalità principali di sostentamento e di soddisfazione dei consumi interni, oggi l’agricoltura, pur non sviluppandosi su grandi dimensioni (oltre 22mila aziende, 218mila ha di Sau e una Sau media aziendale di 8,8 ha), è un settore di punta, ad alto contenuto tecnologico. Grande sviluppo ha avuto la viticoltura, con una produzione di qualità e con vini, bianchi in particolare. Accanto al successo dei vini si è via via distinta per qualità la produzione casearia, con formaggi di grande rinomanza, e quella ortofrutticola. Per quanto riguarda il settore della meccanizzazione, il Friuli Venezia Giulia ha chiuso il 2017 con percentuali di immatricolazioni delle trattrici sopra la media nazionale: +69,5%, con 863 unità.

I macro settori espositivi di Agriest 2019

  • Meccanica agraria e meccanizzazione agricola (lavorazione, semina, concimazione; macchine e impianti per il comparto agricolo e forestale, per l’agroindustria e industria del legno, per il verde e il giardino)
  • Protezione delle piante e delle colture
  • Utilizzazione di fonti energetiche convenzionali e non convenzionali (energie rinnovabili, bioenergie e biomasse)
  • Agricoltura di precisione (dai satellitari ai droni…), automazione e controllo dei processi di gestione
  • Tecnologie, strumenti e apparecchiature per il monitoraggio, la gestione e la salvaguardia dell’ambiente e per il controllo della  sicurezza
  • Macchine e impianti per il comparto agricolo e forestale, per il verde e per l’agroindustria con particolare riguardo ai loro aspetti progettuali, costruttivi, operativi, funzionali, gestionali e ambientali, antinfortunistici ed ergonomici
  • Automazione e controllo dei processi
  • Viticoltura ed enologia
  • Sementi, vivaistica, fertilizzanti
  • Edilizia rurale (strutture, materiali, serre, impiantistica)
  • Zootecnia, mangimi e foraggi
  • Animali da cortile
  • Competenze formative
  • Editoria specializzatameccanizzazione

La stretta collaborazione tra Udine e Gorizia Fiere e Regione Friuli Venezia Giulia viene ribadita dalla presenza di quest'ultima alla manifestazione con uno proprio stand e con una serie di attività e incontri, promossi attraverso la Direzione centrale e l’Ersa.  Confermata anche la collaborazione con l’Unacma (Unione nazionale commercianti macchine agricole). Agriest è anche luogo di discussione delle tematiche più attuali del settore primario: l'agenda del 2019 è piena di convegni, incontri e seminari promossi dalle Organizzazioni di categoria, dall’Università di Udine, dall’Associazione Enologi Italiani, dal Consorzio Apicoltori e dalle aziende espositrici.
Maggiori info su eventi, orari, ingressi:  www.agriest.it

La meccanizzazione agricola punta su precision farming e sicurezza - Ultima modifica: 2018-12-10T11:29:34+01:00 da Sara Vitali

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