La ricerca entra in azienda

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La scelta vincente della Regione Emilia-Romagna in tema di Goi. Al via 52 parternariati. L’Accademia nazionale di agricoltura ha effettuato, per la prima volta in Italia, la valutazione scientifica dei progetti

Dalla lotta integrata alla robotica, dalla magnetocoltura alla conservazione della biodiversità. Ce n’è per tutti i gusti nei progetti che hanno ricevuto i finanziamenti della Regione Emilia-Romagna messi a disposizione dai 5 bandi per i Gruppi operativi (Goi) dei Parternariati europei per l’innovazione (Pei) .

Un’unione vincente tra aziende agricole e mondo della ricerca che ha premiato 52 parternariati con oltre 12 milioni di € provenienti dal Psr per attuare specifici Piani per l’innovazione in tema di competitività, ambiente e sostenibilità.

Ma la vera novità riguarda la fase della valutazione dei progetti che per la prima volta è stata in parte esternalizzata dalla Regione e affidata all’Accademia nazionale di Agricoltura.

«All’Accademia è stato chiesto di valutare i progetti dal punto di vista tecnico scientifico – spiega l’accademico Ercole Borasio –. Abbiamo costituito una commissione di lavoro apposita che ha individuato, fuori dalla Regione, i referi competenti sulle specifiche materie trattate nei progetti. Si è trattato di un cambio di passo importante. La scelta dell’Emilia-Romagna, prima Regione in Italia, si è dimostrata vincente anche perché, a differenza degli scorsi anni, non è stato presentato nessun ricorso da parte delle aziende escluse dai finanziamenti».

«La Regione – aggiunge Gilmo Vianello dell’Università di Agraria di Bologna – ha portato avanti una scommessa: quella di distribuire la ricchezza alle aziende agricole partecipanti ai Gruppi e non solo agli enti di ricerca che fino ad ora erano stati i destinatari dei fondi regionali»......

 

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La ricerca entra in azienda - Ultima modifica: 2016-10-21T15:46:35+02:00 da Sandra Osti

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