Accordi triennali per il grano duro

grano
Luigi Ganazzoli responsabile acquisti Barilla con Simona Caselli, assessore all’agricoltura Emilia-Romagna.
Oltre all’Emilia-Romagna intese in 11 Regioni. 900mila le tonnellate acquistate

Alle spalle una storia di dieci anni di contratti di coltivazione. In primis in Emilia-Romagna

Davanti l’esordio di accordi di filiera non più annuali ma, per la prima volta in assoluto, triennali. In altre undici regioni italiane.

Dopo un anno davvero difficile sul fronte della remunerazione per i produttori cerealicoli, Barilla rilancia sui contratti di coltivazione.

Lo fa nelle sede della Regione Emilia-Romagna e di fronte all’assessore all’agricoltura Simona Caselli, che si è spesa a più riprese per  lo sviluppo di accordi di filiera e che ripete: «Dove non ci sono queste intese l’agricoltore va in difficoltà e, spesso, non riesce nemmeno a coprire i costi di coltivazione. Con i contratti non si riusciranno a prendere le punte massime delle quotazioni borsistiche, ma almeno si può riuscire a fare bilancio e a fare un minimo di programmazione aziendale».

Su questo punto spinge anche Luigi Ganazzoli, responsabile acquisti del gruppo Barilla: «Vogliamo ragionare sul medio-lungo periodo ed è per questo che debuttiamo con contratti triennale, un orizzonte che consente ai produttori una certa pianificazione.

Leggi l'articolo completo su Terra e Vita 1/2017 L’Edicola di Terra e Vita

 

Accordi triennali per il grano duro - Ultima modifica: 2017-01-05T15:42:50+01:00 da Sandra Osti

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